Degno discendente dei grandi cani da pastore, lo Schapendoes ne mantiene inalterate molte caratteristiche senza però ereditarne la mole notevole ed il carattere decisamente dominante.
L'origine di questi cani addetti alla custodia delle pecore resta, ancora oggi, misteriosa, e i rapporti di filiazione fra le diverse razze conosciute sono dedotti da elementi del tutto ipotetici e non dimostrabili.
Sembra tuttavia restare un dato incontestabile che questo cane sia nativo della regione nord-orientale dei Paesi Bassi, per molto tempo conosciuta come selvaggia e scarsa di mezzi, terra di lande e di brughiere interrotte da piccoli boschi, dove l'acqua emergeva un po' ovunque a formare ruscelli, stagni e paludi.
Prima che bonifiche e drenaggi consentissero l'avvio di un'agricoltura più intensiva, la sola attività agricola possibile si riduceva infatti alla pastorizia. È in questo tipo di landa che ha avuto modo di delinearsi il profilo psicosomatico del nostro Schapendoes.
Il suo pelo folto e spesso trascurato scioglieva, per quanto possibile, i suoi nodi a contatto con arbusti e cespugli; con l'arrivo della bella stagione, poi, veniva tosato simultaneamente alla lana delle pecore.
Anche la sua mole particolarmente modesta e il suo vivace temperamento sono frutto di un'adeguata risposta alle specifiche esigenze dell'ambiente e del lavoro che era chiamato a svolgere.
Scopriamo in effetti che i pastori preferivano un cane di taglia ridotta, da una parte perché difficilmente disponevano di sufficienti quantità di cibo per poter sfamare esemplari più grandi, dall'altra perché, in ogni caso, il ruolo a lui richiesto non era di tipo dissuasivo: più che temibile sentinella responsabile della custodia e della sicurezza delle pecore, doveva dar prova di grande agilità ed instancabile energia per assicurare in ogni momento una indispensabile coesione del gregge.
Inutile precisare che, comunque, non esistono vecchie testimonianze sull'antico Schapendoes e, come accadde per la maggior parte dei cani da pastore, nessuno mai se ne interessò seriamente preoccupandosi di lasciarne una scrupolosa descrizione per i posteri, fino a che non si fece imminente il rischio di estinzione.
Senza dubbio il suo look arruffato e la sua effervescente simpatia sono i primi fattori di seduzione sugli appassionati della razza.
Molti amanti delle razze a pelo lungo tentennano davanti a cani quali il Briard e il Bobtail e, altresì, di fronte alla eccessiva energia del piccolo pastore dei Pirenei: lo Schapendoes si situa con perfetto equilibrio nel mezzo.
La sua taglia è sì inferiore alla media, il maschio raggiunge al massimo i 50 cm al garrese per un peso inferiore ai 20 kg, ma questo non lo situa certo fra i cani miniaturizzati: la sua andatura rimane tipica del pastore e sempre molto naturale.
Il suo carattere ha fatto innamorare non meno del suo simpatico aspetto da "orsacchiotto". Cane di buona indole, sempre di ottimo umore, pieno di energia come tutti i pastori che si rispettino, non è mai nervoso e diffidente.
Assolutamente socievole nei confronti dei suoi simili e degli altri animali di casa, è un cane estremamente estroverso, per il quale il divertimento occupa sempre il primo posto.
Molto attaccato e fedele al padrone, non smette mai di gratificare il suo affetto e di ricercare la sua compagnia.
Instancabile quanto gentile con i più piccoli, è per loro il compagno di giochi ideale. Anche se, e non bisogna dimenticarlo, molte delle sue migliori qualità rischiano di rimanere inespresse per colpa un padrone poco esemplare, tutti gli allevatori si trovano solitamente d'accordo nel riconoscergli vivace intelligenza e pronta intuizione, una grande memoria, una sorprendente adattabilità e, ancor di più, una spiccata ricettività all'educazione, cosa che, unita alla instancabile energia e alle sue inconfutabili capacità fisiche, gli permette di partecipare con successo a discipline sportive quali l'Agility.
Da non trascurare, tuttavia, è la sua necessità di movimento. Molto accomodante, può vivere anche in un piccolo appartamento di città, ma a condizione di essere portato fuori a sufficienza ogni giorno e di potersi sfogare nei fine settimana.
Sono dunque da preferire padroni piuttosto attivi e amanti della natura.
Rimane punto fermo che un ottimo cane quale ne emerge dal profilo tracciato finora, meriterebbe di trovare riscontro in un altrettanto valido padrone e, soprattutto, in un serio, professionale ed appassionato allevatore.
CARATTERE
Vivace, allegro, gentile, vigile, coraggioso, intelligente e attivo, fedele e affettuoso con le persone di famiglia.
DIFETTI GRAVI
Paura e aggressività.
ALTEZZA
Maschi: 43-50 cm al garrese.
Femmine: 40-47 cm al garrese
ANDATURA
Al lavoro galoppa più di quanto non trotti, quindi l'andatura deve essere leggera, elastica e senza dispendio di energie; buon saltatore, sa girarsi con destrezza.
PELO
Abbondante e lungo quello di copertura con sufficiente sottopelo. Sul treno posteriore misura almeno 7 cm. Leggermente ondulato ma mai riccio. È sottile e asciutto, in nessun caso setoso. Baffi, barba e pelliccia straordinari.
COLORE
Ammesse tutte le tinte, ma è particolarmente apprezzato il blu-grigio tendente al nero, il cosiddetto "oldegrise".
TESTA
Il pelo molto abbondante ingrandisce e soprattutto allarga la testa, in modo da far apparire il cranio più alto di quanto non sia nella realtà. Cranio semipiatto, piuttosto largo in proporzione alla sua lunghezza; la larghezza supera di poco la distanza tra lo stop e la protuberanza occipitale. Il solco frontale è poco pronunciato e le arcate sopraccigliari sono ben evidenziate. La linea del muso è un poco più bassa di quella del cranio; lo stop è nettamente marcato, ma non scosceso. L'arcata zigomatica è fortemente prominente. Il muso, più corto del cranio, si restringe di poco verso il tartufo; resta alto e largo e termina con una leggera rotondità. Di profilo, a bocca chiusa, la mascella inferiore deve risultare distintamente visibile.
OCCHI
Piuttosto grandi, di colore marrone non tendenti al nero. Espressione franca, leale, vivida. Il bianco dell'occhio deve essere appena percepibile solamente quando lo sguardo è rivolto lateralmente.
ORECCHI
Di inserzione piuttosto alta, né grandi né carnosi, pendono liberamente lungo la testa senza rimanere aderenti. Ricoperti di pelo lungo.
DENTATURA
Normalmente sviluppata, è articolata a forbice.
COLLO
La testa è portata da un collo possente, forte e asciutto.
TRONCO
Moderatamente più lungo che alto, lo Schapendoes presenta un'ossatura leggera, flessibile ed elastica. Petto ben disceso, costole da moderatamente a ben cerchiate, rivolte molto all'indietro; linea superiore rialzata a livello lombare, fortemente muscolosa; linea del ventre di poco risalente.
ARTI
Anteriori: perfettamente diritti e di ossatura leggera, la buona angolazione mette in risalto la regione sternale. Posteriori: buona angolazione della coscia, garretti mediamente angolati e debitamente muscolosi.
PIEDI
Larghi e di forma ovale, sufficientemente grandi e elastici. Dita ben chiuse; cuscinetti spessi, elastici e separati da numerosi peli. Speroni posteriori ammessi.
CODA
Lunga, ben fornita di peli e guarnita di frange. A riposo pende verticale, al trotto è portata piuttosto alta e ricurva. Al galoppo è tenuta in orizzontale. Nel salto serve visibilmente da timone. Quando il cane è attento, può rialzarsi notevolmente ma non deve mai essere portata ripiegata sul dorso o con rigidità.
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